Glossario
A
- Additivo
Sostanza aggiunta ai lubrificanti e ai prodotti per la protezione dalla corrosione e per la manutenzione per ottenere determinate proprietà dei prodotti
- Attrito misto
Stato di lubrificazione in cui è presente in parte attrito tra corpi solidi oltre alla lubrificazione idrodinamica
B
- Banco di prova sotto carico per ruote dentate FZG
Con il banco di prova sotto carico per ruote dentate FZG si analizzano oli e grassi specialmente per quanto riguarda la loro idoneità come lubrificanti in ingranaggi chiusi. L'usura viene misurata dopo ogni stadio di carico e il risultato è il cosiddetto livello di carico. Il metodo di prova è descritto dalla DIN 51 354.
- Biodegradabile
Decomposizione di sostanze da parte di microrganismi
C
- C
Secondo DIN 51517, parte 1: designazione per l'utilizzabilità come olio lubrificante
- CL
Secondo DIN 51517, parte 2: designazione per l'utilizzabilità come olio di circolazione (olio C + additivi anticorrosione)
- Classificazione NSF
I lubrificanti conformi alla lista positiva della Food and Drug Administration (FDA) americana riconosciuta in tutto il mondo vengono pubblicati con un numero di registrazione NSF (National Sanitation Foundation) dopo essere stati controllati ed omologati da questo ente. La classificazione H1 indica i lubrificanti che possono essere utilizzati quando tecnicamente non è possibile escludere il contatto con i prodotti alimentari. La classificazione H2 riguarda i lubrificanti che possono essere impiegati quando qualsiasi contatto con i prodotti alimentari è tecnicamente escluso.
- CLP
Secondo DIN 51517, parte 3: designazione per l'utilizzabilità come olio per ingranaggi industriali (olio CL + additivi EP)
- Codice UFI
L'Unique Formula Identifier è un codice alfanumerico composto da 16 caratteri che a partire dal 2025 sarà obbligatorio indicare sulle etichette dei prodotti contenenti miscele pericolose.
- Coefficiente di attrito della filettatura
Il coefficiente di attrito della filettatura viene misurato su un banco di prova per viti. Secondo la DIN 946, il coefficiente di attrito µ di un raccordo filettato si ottiene nell'operazione di serraggio di viti e dadi. Si devono indicare le dimensioni della filettatura, il materiale e il tipo di superficie.
- Coefficiente di attrito µ
È detto anche indice di attrito
- Comportamento alla coppia di sbloccaggio
Rapporto tra la coppia di sbloccaggio e la coppia di serraggio; viene rilevato per le paste per viti ad alta temperatura dopo aver serrato viti M10 o M12, materiale A2 -70, a 40 Nm o a 70 Nm e averle esposte per 100 ore a una temperatura compresa tra +200 °C e +650 °C.
- Consistenza
La consistenza di grassi lubrificanti è un indice della loro compattezza. La DIN 2137 ne prevede la misura in funzione della profondità di penetrazione di un cono normalizzato. Il campo di classificazione secondo NLGI (DIN 51818) si estende da molto molle (classe 000) a molto compatto (classe 6). I grassi lubrificanti standard possiedono di solito la classe NLGI 2.
- Corrosione
Reazione di un metallo con il suo ambiente che produce un cambiamento e influenze negative sulla funzione di un componente
D
- DIN 51502
Questa norma prevede la classificazione unitaria di lubrificanti standard per mezzo di un insieme di lettere e semplici simboli grafici. La classificazione riguarda, tra l'altro, il tipo di lubrificante, la viscosità, la consistenza e la temperatura d'impiego. I lubrificanti speciali possono essere tuttavia classificati secondo la DIN 51502 solo in maniera limitata
- DVGW
Deutscher Verein des Gas- und Wasserfaches (associazione tedesca del gas e dell'acqua)
F
- FDA
L'agenzia nazionale USA per i prodotti alimentari e medicinali (Food and Drug Administartion)
G
- Grasso complesso
Possiede un addensante di saponi metallici con diversi acidi che gli conferiscono un punto di gocciolamento maggiore di quello dei grassi con saponificazione semplice.
- Grippaggio
Il grippaggio si verifica quando il film lubrificante viene interrotto e gli apici di rugosità delle superfici si saldano insieme.
H
- H
Secondo DIN 51524, parte 1: designazione per l'utilizzabilità come olio idraulico
- HL
DIN 51524, parte 2: designazione per l'utilizzabilità come olio idraulico standard (olio H + additivi anticorrosione)
- HLP
DIN 51524, parte 3: designazione per l'utilizzabilità come olio idraulico di alte prestazioni (olio HL + additivi EP)
I
- Invecchiamento
Cambiamento chimico di sostanze dovuto all'azione del calore, della luce e dell'ossigeno durante il periodo di funzionamento
- ISO
International Standardization Organisation (organizzazione internazionale di standardizzazione)
K
- KTW
Omologazione per materie plastiche nel settore dell'acqua potabile
L
- LGA
Landesgewerbeanstalt (ente regionale dell'industria della Baviera) con sede a Norimberga con il suo istituto di chimica degli alimenti
- Lubrificante per alte temperature
I cosiddetti lubrificanti HT sono adatti per l'impiego di durata a temperature maggiori di +140 °C
- Lubrificante per basse temperature
Lubrificante adatto per l'impiego continuo a temperature minori di -20 °C.
- Lubrificanti EP
Lubrificanti contenenti additivi per alta pressione (Extreme Pressure) al fine di aumentare la caricabilità a pressione e migliorare le proprietà di protezione dall'usura.
- Lubrificazione di emergenza
Si ottiene con lubrificanti solidi qualora si presenti una lubrificazione insufficiente con grassi o oli lubrificanti.
- Lubrificazione idrodinamica
Le due superfici radenti vengono completamente disaccoppiate da un film lubrificante liquido.
- Lubrimeter test
Un'apparecchiatura di prova con cui si misurano il coefficiente di attrito, l'usura e la temperatura di esercizio di lubrificanti sottoposti a sollecitazioni e a velocità di scorrimento variabili con diversi materiali per un determinato periodo di tempo.
M
- Materie prime rinnovabili
Le materie prime rinnovabili sono materie prime organiche provenienti dalla produzione agricola e utilizzate specificamente per scopi esterni al settore alimentare e dei mangimi.
- Metalli pesanti
Tutti i metalli con densità > 5 g/cm³
- Metodo SKF EMCOR
Un metodo di misura adottato per valutare le proprietà anticorrosione dei lubrificanti per cuscinetti volventi. Al grasso viene aggiunta acqua e si analizza la corrosione di cuscinetti a sfere oscillanti con periodo di funzionamento e numero di giri definiti e con determinati periodi di fermo secondo DIN 51802. Se dall'esame visivo degli anelli di prova non risulta corrosione, il grado di corrosione è 0. Se si riscontra una corrosione molto accentuata, il grado di corrosione è 5.
- Mox-Active
Il Mox-Active (marchio registrato OKS) presente nei lubrificanti leviga le superfici metalliche dei punti di lubrificazione altrimenti ruvide, dando luogo ad un effetto tribologico altamente efficace. I tempi di rodaggio, l'attrito e l'usura vengono notevolmente ridotti.
- MoS2
Formula chimica del disolfuro di molibdeno (minerale molibdenite)
N
- NLGI
National Lubricating Grease Institute (USA)
O
- Oli di sintesi
Rispetto agli oli naturali (oli minerali, oli vegetali e animali), sono oli ottenuti tramite processi chimici. Offrono determinati vantaggi come la bassa tendenza alla carbonizzazione, il basso punto di scorrimento, la buona resistenza agli agenti chimici e spesso l'eccellente comportamento viscoso e termico. Per i lubrificanti trovano applicazione, ad esempio, idrocarburi di sintesi, esteri, poliglicoli, oli fluorati e oli siliconici.
- Oli siliconici
Vengono prodotti per mezzo di processi di sintesi. Possiedono un comportamento viscoso e termico particolarmente buono e sono stabili alle basse e alte temperature e all'invecchiamento. Ottime proprietà distaccanti. Eccellente lubrificante per materie plastiche ed elastomeri. Nomi come polimetilsilossano e polifenilmetilsilossano indicano la particolare struttura dei gruppi di molecole.
- Olio base
Liquido vettore per paste, grassi e oli
- Olio bianco
Olio minerale paraffinico, superraffinato per rimuovere i componenti instabili.
P
- Penetrazione
Grandezza misurabile per stabilire la consistenza dei grassi lubrificanti
- Perdita per evaporazione
Parametro di particolare interesse per i lubrificanti per alte temperature. Secondo DIN 58397, viene analizzata a temperature elevate per un periodo di tempo preassegnato. La perdita di olio evaporato in percentuale in peso deve essere la minore possibile.
- Punto di gocciolamento
Il punto di gocciolamento di un grasso lubrificante indica la temperatura alla quale l'addensante non è più in grado di agglomerare l'olio base ed il grasso fluisce così attraverso un nipplo come specificato nelle condizioni di prova della DIN 2176.
- Punto di infiammabilità
Per i liquidi infiammabili, il punto di infiammabilità è una grandezza misurabile che consente di valutare il pericolo di incendio. A seconda del tipo di prodotto e del valore atteso del punto di infiammabilità, i metodi di misura più usati sono il vaso chiuso (secondo DIN 51755) e il vaso aperto (secondo DIN ISO 2592).
- Punto di scorrimento
Il punto di scorrimento di un olio viene misurato secondo DIN ISO 3016. È di qualche °C minore della minima temperatura di impiego consigliata.
R
- Resistenza all'ossidazione
La resistenza all'ossidazione di un grasso lubrificante è una misura della resistenza che offre il grasso alle reazioni con ossigeno puro. Secondo DIN 51808, il grasso viene esposto insieme all'ossigeno a pressione elevata per un determinato tempo (ad esempio 100 ore) e a una determinata temperatura (ad esempio +99 °C o +160 °C). Il risultato della prova è la riduzione della pressione dell'ossigeno in Pa (pascal) che indica il grado di ossidazione.
- Rodaggio
Levigatura della ruvidità della superficie di accoppiamenti radenti nuovi
S
- Saponificazione
Processo di addensamento di oli base per ottenere grassi lubrificanti tramite reazione di idrossidi metallici (Li, Ca, Al, Ba) con acidi (di preferenza acidi grassi).
- Separazione dell'olio
La separazione dell'olio in percentuale in peso viene misurata secondo DIN 51817 sottoponendo a pressione e a temperatura il grasso lubrificante da testare.
- Sinergismo
Interazione positiva di diversi componenti in cui le singole proprietà si moltiplicano e non si addizionano soltanto.
- Solvente
Liquido che scioglie un'altra sostanza senza cambiamenti chimici
- Spessore dello strato
Ha un'influenza cruciale sulla durata della protezione dalla corrosione. A seconda del tipo di spessore dello strato, per misurarlo si adottano diversi metodi che indicano lo spessore dello strato in μm.
- Stick-slip
Si verifica in caso di insufficiente azione di distacco del lubrificante, in quanto l'attrito statico è maggiore dell'attrito dinamico.
T
- TA
Temperatura ambiente; secondo DIN 50014: +23 °C con umidità relativa del 50 %
- Test alla condensa
Questo test è uno di diversi metodi di analisi per la valutazione di uno strato protettivo in condizioni di influenze corrosive (DIN 50017 - clima con condensa e temperatura variabile) e definisce la procedura di prova in una camera climatica con clima variabile. Il risultato della prova è il numero di ore trascorse fino alla comparsa di tracce di ruggine.
- Test press-fit
Questo test indica il comportamento e l'adesione dei lubrificanti solidi in condizioni di pressione molto elevata e a bassa velocità di scorrimento. Viene misurato il coefficiente di attrito µ e si accerta se si verifica lo stick-slip. Entrambi i risultati sono importanti per le applicazioni nei lavori di montaggio (ad esempio calettatura) o per vie di corsa radenti e guide (ad esempio macchine utensili).
- Test SQS
Lo strumento a quattro sfere è un dispositivo di prova per lubrificanti impiegati nel campo dell'attrito misto con alte pressioni specifiche superficiali. Secondo la DIN 51350, l'SQS è formato da una sfera che ruota a contatto di tre sfere fisse. Nella prova di assorbimento massimo del carico del lubrificante, sulla sfera rotante viene applicata una forza la cui intensità aumenta gradualmente fino alla saldatura del sistema composto dalle quattro sfere a causa del calore dissipato per attrito. In un'altra prova SQS si determina il valore di usura di un lubrificante sotto condizioni di prova predefinite (forza di prova, velocità, tempo).
- Tribossidazione
Corrosione che si presenta su accoppiamenti esposti a vibrazioni con micromovimenti di attrito. Immediata formazione di ruggine sulle particelle di abrasione dell'acciaio.
U
- USDA
United States Department of Agriculture (ministero dell'agricoltura USA)
V
- Valore DN
Il valore DN o fattore del numero di giri è un valore empirico indicante la velocità massima di rotazione di impiego di un lubrificante in cuscinetti volventi. Il valore DN è funzione del diametro medio (D+d)/2 del cuscinetto, ma dipende ampiamente anche dal tipo o dalla struttura del cuscinetto.
- VCI
Inibitore della fase vapore (Volatile Corrosion Inhibitor); è un additivo ecologico per la protezione dalla corrosione.
- VG
Acronimo di Viscosity Grade, il grado di viscosità dei lubrificanti
- Viscosità
La viscosità indica la proprietà dei liquidi di opporre resistenza al flusso a causa dell'attrito interno. La grandezza che influenza maggiormente la viscosità è la temperatura. Al crescere della temperatura, la viscosità decresce e viceversa. La classificazione in classi di viscosità è regolata dalla DIN 51519. Quanto maggiore è il coefficiente di viscosità, tanto più il liquido è viscoso.